Composizione in plain air

Scrivere storie a fumetti richiede la conoscenza base delle regole di composizione di una tavola. Vediamo ciò in cosa consiste.

Trentunesimo post del "corso" di scrittura creativa e narrazione di Marco Cerri:

Ampliate la mente… aprite i vostri orizzonti per proiettarvi nel futuro!

Ben ritrovati al consueto appuntamento con la nostra rubrica. Non pensiate che sia diventato pazzo... è solo l’aria della bella stagione ormai arrivata che mi fa aprire la mente alla gioia di dare atto alla creatività all’aperto, in un parco o, perché no, in riva a un lago!

Ora, la volta scorsa abbiamo introdotto l’importanza del comporre una tavola ben strutturata; dicevamo che, generalmente, ciò che va cercato è il dinamismo della tavola alternando piani e campi... non dimenticandoci della ritmica per i tempi di lettura.

<<Vai alla lezione precedente del corso di Marco Cerri

Andiamo per gradi:

Nello schema qui sopra possiamo notare l’impostazione di una tavola statica. L’effetto di una "reiterazione" funziona solo quando si mira a sottolineare un movimento o un dettaglio all’interno di una stessa scena, oppure se vogliamo imprigionare i personaggi in un loop temporale o simularne l’effetto "rallenty" tratto dal cinema; tuttavia queste sono esigenze specifiche che analizzeremo in futuro.

Prendiamo in esempio una classica tavola a schema fisso di sei vignette spartite su tre righe.

Come dicevamo sopra, per dare dinamismo è bene alternare piani e campi. State attenti a non utilizzare la stessa inquadratura due volte di seguito, o in due vignette una sopra l’altra.

Una gabbia fissa a sei vignette può essere movimentata alternando vignette singole e doppie. Ovviamente è opportuno scandire i contenuti a seconda degli spazi che abbiamo a disposizione. Una doppia è più consona per inserire complessive d’ambiente magari con un gran numero di personaggi e per mostrare al lettore dove l’azione si sta svolgendo. Nelle singole potremo inserire piani più stretti come PP, PPP, PA, o FI.

Negli schemi qui sopra potete notare come posssono essere disposte le doppie in diagonale.

Anche quando nella tavola abbiamo una vignetta doppia, resta valida la regola di distribuire i pesi grafici secondo diagonali ipotetiche.

Per mantenere il ritmo delle tavole in successione è utile non posizionare le doppie nella stessa striscia su tavole vicine. Può capitare che ciò sia inevitabile alle volte, però risulterebbe ripetitivo e monotono, abbassando per giunta il ritmo del dinamismo.

Provate ora anche voi a scandire una breve storia in quattro tavole, con le direttive imparate in questa lezione e cercando di dare il giusto dinamismo e la giusta ritmica alle inquadrature!

Aspetto come sempre i vostri lavori via e-mail, se volete! E nel frattempo... vado in riva al lago a godermi questa bella giornata di sole!

Alla prossima!


Visitate il blog di approfondimento www.loscrittorecreativo.blogspot.it, spazio entro il quale Marco Cerri ogni mese, parallelamente al corso pubblicato su IMIM, risponderà ai vostri messaggi trattando di soggetti, idee e storie da correggere o per qualsiasi domanda che esiga una risposta riguardo al lavoro dello scrittore/sceneggiatore che potrete mandargli all'indirizzo marcocerri1@me.com.


Marco Cerri