Luca Casalanguida: disegnare per Lukas...
Per quel che mi riguarda, di solito il processo lavorativo é sempre lo stesso. Inizio leggendo la sceneggiatura, tutta insieme, in modo da farmi un'idea generale della storia e di quello che succede.
Qui di seguito, un esempio: la parte di sceneggiatura della tavola numero uno di "Lukas#10" di Sergio Bonelli Editore (visita il sito ufficiale SBE>>Lukas).
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In questa fase mi appunto qua e là delle idee per alcune scene.
La seconda fase consiste nel rileggere la sceneggiatura a pezzi. Solitamente seguo l'ordine cronologico delle pagine. Faccio blocchi di una dozzina di pagine (questo per non trovarmi a fare troppe matite o chine di seguito, che mi rompo) leggendo e abbozzando le tavole con layout molto semplici ma con più o meno tutto quello che serve. Preferisco fare i layout direttamente sulla dimensione della tavola finale, per avere meglio sott'occhio la composizione generale e i pesi. Questa fase mi richiede molta concentrazione e fatica.
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Leggo più volte le sequenze per vedere se mi é tutto chiaro e se le cose funzionano. Niente musica o altro sottofondo in questa fase.
Fatto questo cerco la documentazione necessaria per ambienti, oggetti e personaggi, e passo oltre. La fase di disegno é abbastanza pesante. Costruisco tutta la base per il definitivo pur lasciando una matita netta ma con pochi neri. Più o meno, i neri, ce li ho in mente già ma non li indico troppo... Magari uso le "X" ma non annerisco sulla matita: mi risulterebbe noiosa la china altrimenti.
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Nella fase di inchiostrazione sono più rilassato. Capita di fare delle prove per alcune vignette, ma il più delle volte vado tranquillo seguendo quanto già deciso nella matita.
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Qui di seguito, altro esempio di tavola sceneggiata: la numero dodici, sempre di "Lukas#10":
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Il relativo layout:
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La matita, realizzata sempre con le solite accortezze:
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La definitiva inchiostrazione:
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Quando lavoro su carta uso dei semplici Fabriano f4 o peggio, micromina h, uno 0,1 0,3 pennarelli pentel jm20 e pennello. Su pc uso mangastudio e, praticamente, un solo pennello che mi sono modificato.
Luca Casalanguida
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