Davide Barzi

Davide Barzi (Milano, 1972), scrittore e sceneggiatore, scrive per la testata «Nathan Never» della Sergio Bonelli Editore.

Per ReNoir Comics, dal 2011 cura la serie a fumetti dedicata a «Don Camillo», dal 2012 pubblicato anche come collaterale del quotidiani «La Gazzetta di Parma» e dal 2013 tradotta anche in Germania, Francia e Corea, quella dedicata a «Padre Brown» e dal 2014 una serie gialla ispirata alle canzoni di Enzo Jannacci, il cui primo volume ha per titolo «Unico indizio le scarpe da tennis».

È autore di «G&G», romanzo a fumetti dedicato a Giorgio Gaber, disegnato da Sergio Gerasi, già giunto alla seconda edizione, che ha vinto il premio Fullcomics come miglior graphic novel e generato uno spettacolo sinora rappresentato in oltre venti date in Italia e all’estero. Anche «Le Regine del Terrore» (edizioni BD), biografia delle creatrici di Diabolik, ha già avuto due edizioni cartacee, oltre a una digitale (arrivata fino al quarto posto della classifica generale di Amazon.it) e a un’opzione per una versione cinetelevisiva.

Con il disegnatore Oskar crea il parodistico «No Name» (premio Pierlambicchi e speciale riconoscimento per la migliore storia umoristica), «Ernesto», protagonista di una striscia pubblicata a lungo sulla testata «Focus Giochi», e tavole umoristiche autoconclusive per la casa editrice belga Joker Editions. Sempre per la Joker i due realizzano la serie comica «Les Sixties».

Tra il 2007 e il 2008 scrive anche molte storie dei personaggi Warner Bros per la testata «G Baby». Ha scritto per «100 anni di fumetto italiano» e «Diabolik – Le origini del mito» (Corriere della Sera/Gazzetta dello Sport). Tra i libri pubblicati a suo nome, anche «Carta Canta – I fumetti nella musica, la musica nel fumetto» (Ed. Cartoon Club), realizzato con Stefano Gorla e Paolo Guiducci, testo che nel 2003 vince il premio Franco Fossati come miglior saggio nazionale sul fumetto.

Nel 2009 è curatore della prima esposizione, dopo quasi cinquant’anni, delle primissime tavole di Diabolik («Gino Marchesi – L’uomo che diede un volto a Eva Kant»). è stato il curatore della testata dedicata a Garfield delle edizioni if. Suo anche il libro di filastrocche gotiche illustrate «Il teatrino delle bambole morte», con illustrazioni di Giovanni Rigano.

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