Di Marco Cerri Tutor di sceneggiatura
Ventottesimo post del "corso" di scrittura creativa e narrazione di Marco Cerri:
Benritrovati, cari amici, al consueto appuntamento con la scrittura creativa e la sceneggiatura. Purtroppo abbiamo saltato qualche mese con questa rubrica, per cause dipendenti dal poco tempo a disposizione dal momento che vari interessanti progetti, ultimamente, il sottoscritto in particolar modo ma tutti noi di IMIM abbiamo avuto da seguire. Comunque, come vedete, siamo tornati... in forma e più "agguerriti" che mai! – Eh Eh Eh - ;)
Dopo aver visto i piani d’inquadratura, riprendiamo il filo del discorso da dove lo avevamo lasciato l’ultima volta! Oggi ci occupiamo di “Complessiva” o “totale”.
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La definizione canonica della complessiva, la descrive come quell’inquadratura che mostra l’intero contenuto della scena.
“Complessiva” e “totale” non hanno abbreviazioni delle art notes, si scrivono in maniera distesa.
Tale indicazione è riferita all’ambiente e non ai personaggi (come per esempio abbiamo visto P.P. M.B. ecc.), quindi in apertura di scena si descrive dove si svolge l’azione come di consueto e se si tratta di un interno o esterno se è giorno o notte; così:
1) Complessiva, interno, salotto con arredi moderni. Il nonnino entra in scena portando in mano un plico di documenti;
2) Complessiva esterno, notte. Scorcio del parco, sotto una fitta nevicata. Il leoncino è seduto supino sulla panchina.
Bene, mi pare che eravamo rimasti a questo punto giusto?
Perfetto, proseguiamo!
Come si usa la complessiva? Bisogna seguire alcune piccole semplici regole, vediamole insieme.
La complessiva descrive l’ambiente, come abbiamo detto, limitatamente a ciò che serve e quando serve, e il ruolo degli eventuali interpreti al suo interno. Quindi prima di scrivere di getto, è consigliabile immaginarsi la scena in modo dettagliato per andare a descriverla in sceneggiatura al meglio. Vediamo alcuni esempi:
Complessiva, interno , giorno. Bar vuoto
Come notiamo da questo esempio, il bar non ha alcuna caratterizzazione e il disegnatore potrebbe rappresentarlo in qualunque modo. Se non lo abbiamo presentato in precedenza, potrebbe risultare un bar qualunque... ma se è QUEL bar allora diamogli un tocco di caratterizzazione:
1) Complessiva interno giorno. Bar di medie dimensioni con arredamento ligneo e sedili con seduta in velluto rosso. Sul bancone notiamo dei boccali di birra abbandonati dopo l’uso. Il locale risulta vuoto e l’illuminazione è cupa.
Già notiamo che la scena risulta in altro modo da questo esempio che possiamo immaginare in modo univoco.
Supponiamo di voler però raccontare qualcosa di più intrigante:
2) Interno, notte. Complessiva bar scalcinato e lurido immerso nella penombra. Atmosfera ambigua. Cocci di bicchiere rotto per terra e caos in giro. Non c’è nessuno;
3) Interno, giorno. Complessiva di un bar chic per ricconi. Bancone arredo e componenti di design moderno, tutto terribilmente ordinato. Solo un dettaglio stona: una sacca sgangherata ai piedi del bancone da cui fuoriesce un piede di porco. Non c’è nessuno.
La vignetta "2" ha un carattere puramente descrittivo. Ci racconta un’immagine di un bar probabilmente chiuso dove nessuno si è occupato di fare le pulizie. Nella vignetta "3" invece abbiamo un esempio più narrativo, quel piede di porco sta ad annunciare che qualcosa è successo o sta succedendo.
Alle volte può servire alla narrazione l’ausilio di personaggi che si possono inserire nella complessiva per far capire qualche elemento in più al lettore. Se, infatti, riprendiamo l’esempio della seconda vignetta e ci aggiungiamo dei tizi loschi rendiamo più enfasi alla scena:
4) Interno. Complessiva, bar malfamato e lurido. Atmosfera ambigua. Cocci di bicchiere rotto per terra e caos in giro. I clienti hanno facce da galera così come il barista.
Notiamo dunque che l’aggiunta di personaggi può servire a rendere più intensa l'atmosfera da far percepire dal lettore.
Detto ciò, come già anticipato abbiamo compreso dunque come la complessiva sia un’inquadratura dedicata all’ambientazione della scena da raccontare e, a discrezione, come si possano inserire (o meno) personaggi che aiutino a connotare l’atmosfera ma... attenzione a non esser troppo minuziosi nei dettagli: l’importante è sempre mostrare esclusivamente ciò che è pertinente mostrare.
Bene! anche per questo mese lo spazio a mia disposizione è terminato. Mi resta da dirvi - ma già lo saprete - che, come ogni anno, in questo periodo arriva la fiera più importante del settore comics in Italia: quella di Lucca! Quanti fra voi ci andranno? Io non lo so ancora ma sto comunque lavorando a delle storie eventualmente da proporre a qualche nuovo interessante editore!
Buona scrittura a tutti e al prossimo mese!
Visitate il blog di approfondimento www.loscrittorecreativo.blogspot.it, spazio entro il quale Marco Cerri ogni mese, parallelamente al corso pubblicato su IMIM, risponderà ai vostri messaggi trattando di soggetti, idee e storie da correggere o per qualsiasi domanda che esiga una risposta riguardo al lavoro dello scrittore/sceneggiatore che potrete mandargli all'indirizzo marcocerri1@me.com.
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Marco Cerri